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BULLISMO E DIABETE NELLE SCUOLE. LA NORMALITÀ È LA MIGLIOR RISPOSTA

« WeCare Blog | Settembre 17, 2019 |
Stili di Vita
BULLISMO E DIABETE NELLE SCUOLE. LA NORMALITÀ È LA MIGLIOR RISPOSTA

Stando alle statistiche, 1 bambino su 3 è vittima di bullismo durante gli anni della scuola e il diabete può essere purtroppo una buona scusa per i bulli.

La riapertura delle scuole apre spesso le porte a molti dibattiti. In quest’occasione dedicheremo un po’ del nostro tempo a riflettere su una realtà che riguarda quotidianamente molti ragazzi. Stiamo parlando del bullismo o delle molestie in classe nei confronti di bambini affetti da diabete. Stando alle statistiche, 1 bambino su 3 è vittima di bullismo durante gli anni della scuola e il diabete può essere purtroppo una buona scusa per i bulli1.

 

COS’È IL BULLISMO?

Quando si parla di bullismo, s’intende una forma intenzionale di maltrattamento fisico, verbale o psicologico nei confronti di un altro individuo. Insulti, spinte, prese in giro o emarginazione sono alcune delle situazioni che bambini e ragazzi vittime di bullismo si trovano a subire. 

Sebbene all’inizio possa sembrare un fenomeno di poco conto, le conseguenze del bullismo possono essere molto serie e colpire l’autostima dei bambini, oltre che condizionare la loro quotidianità2.

 

ESISTE BULLISMO LEGATO AL DIABETE?

La risposta a questa domanda purtroppo è sì. Non abbiamo a disposizione dati ufficiali, ma è ormai noto che le aggressioni tra compagni vengono scaturite da fattori di diversità e il diabete può essere percepito come uno di questi3.

L’integrazione di un bambino affetto da DM1 nel proprio gruppo di amici, la comprensione della sua malattia e l’attenzione verso la terapia da parte dei suoi compagni sono questioni estremamente importanti ai fini di una buona gestione della patologia.  Molti bambini affetti da DM1 credono che l’impegno richiesto dalla loro terapia interferisca con le proprie attività sociali, facendoli sentire diversi dai loro compagni, perché devono dedicare tempo al trattamento, a volte anche interrompendo le loro attività.

Lo studio "The child with diabetes mellitus type 1 and his friends"4 (“Il bambino con diabete mellito di tipo 1 e i suoi amici”) del 2012 poneva l’accento sul fatto che la depressione legata al bullismo scolastico potesse interferire direttamente con l’aderenza della terapia nel bambino, danneggiandolo e, di conseguenza, contribuendo alla comparsa di complicazioni a lungo termine della patologia.

Fermare il bullismo legato al diabete è una missione dell’intera comunità educativa. L’ignoranza generale che la società ha nei confronti del diabete è la principale causa della possibile emarginazione nelle scuole di bambini affetti da diabete. Genitori, mamme, amministrazioni, insegnanti, personale scolastico e compagni devono collaborare insieme per risolvere il problema4.

Un bambino o un ragazzo affetto da diabete deve conoscere la propria situazione, capirla e farla capire agli altri, in modo che diventi qualcosa di completamente naturale. Anche se la terapia medica ti rende diverso, questa differenza va trattata come qualcosa di speciale e mai con una connotazione negativa. Un ragazzo e una ragazza con diabete possono eseguire e portare a termine qualsiasi tipo di attività.

Gli esperti5 sostengono che una misura molto efficace per il bambino, i suoi genitori o l’insegnante, sia quella di tenere in classe un piccolo dibattito sul tema del diabete. In questo modo i compagni riescono a comprendere quello che sta succedendo e quindi ad evitare commenti o atteggiamenti scorretti.

L’insegnante Rosa María de Prado González, terapista familiare e coordinatrice del progetto Modiaj, un’iniziativa mirata alla formazione di gruppi di genitori che condividono conoscenze ed esperienze legate alla patologia del diabete, ha affermato in una recente intervista che "i piccoli cercano pretesti e scuse per non portare con loro l’insulina o il glucometro a causa della curiosità dei loro compagni e della paura che lo possano prendere o cerchino di iniettarsi, che vogliano giocare con la siringa o che la perdano”. C’è bisogno di un’educazione completa e corretta sul diabete per evitare che si presentino episodi di questo genere.

 

LA TECNOLOGIA PUÒ ESSERE DI GRANDE AIUTO

L’esistenza di sensori che misurano costantemente la quantità di glucosio nel sangue o di sistemi integrati per la somministrazione continua di insulina, aiuta a migliorare la qualità della vita delle persone affette da diabete e a renderla il più normale possibile.

Ad esempio, grazie all’informatica, i genitori di un bambino diabetico possono sempre conoscere lo stato glicemico del loro figlio e sono quindi in grado di agire tempestivamente in caso di eventi imprevisti o emergenze.

  1. Istituto di statistica dell’UNESCO https://es.unesco.org/news/nuevos-datos-revelan-que-mundo-cada-tres-adolescentes-sufre-acoso-escolar
  2. https://it.wikipedia.org/wiki/Bullismo, si fa riferimento a: Guarino, A., Lancellotti, R., Serantoni, G. Bullismo. Aspetti giuridici, teorie psicologiche e tecniche di intervento, pp. 13-14. Franco Angeli, Milano 2011. 
  3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30391140
  4. Rev. Latino-Am. Enfermagem vol.20 no.1 Ribeirão Preto Jan./Feb. 2012 http://www.scielo.br/scielo.php?pid=S0104-11692012000100016&script=sci_arttext&tlng=es
    Lucila Castanheira Nascimento, Università di São Paulo, El niño con diabetes mellitus tipo 1 y sus amigos: la influencia de esta interacción en el manejo de la enfermedad1 (“Il bambino con diabete mellito di tipo 1 e i suoi amici: l’influenza di questa interazione nella gestione della malattia1”).
  5. Rosa María de Prado, intervista, Vanguardia de México, Gennaio 2013: https://vanguardia.com.mx/ninoscondiabetestambiensufrenbullying-1465689.html; Terapeuta familiare e coordinatrice del progetto Modiaj, iniziativa volta a formare gruppi di pari per scambiare conoscenze ed esperienze sul diabete. 

Tutti i contenuti di questo articolo sono ad uso esclusivamente informativo e in nessun caso devono sostituire la consultazione delle istruzioni per l’uso del dispositivo o il parere, la diagnosi o il trattamento prescritti dal medico. Consultarsi sempre con il proprio medico per informazioni relative a diagnosi e trattamenti ed attenersi scrupolosamente alle indicazioni del medico. Medtronic non può essere ritenuta responsabile in alcun modo per eventuali danni causati, o presumibilmente causati, direttamente o indirettamente, dalle informazioni contenute in questo articolo.